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Lago Maggiore in autunno, da Villa Taranto al Treno del Foliage

Il Lago Maggiore è meraviglioso in due stagioni: la primavera e l’autunno. In primavera ci regala la fioritura nei suoi splenditi giardini, in autunno ci offre i colori delle foglie che cambiano abito assumendo varie tonalità di giallo, rosso, arancione, il cosiddetto foliage. In autunno, non solo i giardini si vestono di colori caldi, ma anche tutta la montagna circostante. Il giardino botanico di Villa Taranto a Pallanza si affaccia sul Lago ed è superlativo per estensione, varietà di piante e bellezza scenografica. Per ammirare lo spettacolo autunnale della natura nei boschi e vallate selvagge adiacenti il lago è piacevole salire sul Trenino del Foliage, un trenino panoramico che parte dalla graziosa Domodossola ed arriva a Locarno, sul Lago Maggiore, in Svizzera.



Il Lago Maggiore è diviso tra Piemonte, Lombardia e Svizzera ed è uno dei laghi prealpini di origine glaciale più grandi d’Italia. Secondo per estensione al Lago di Garda e secondo per profondità al Lago di Como, il Lago Maggiore è famoso per i suoi meravigliosi giardini botanici e per le sue isole, ben 11, delle quali la più famosa è l’isola Bella e la più grande è l’isola Madre. Sulla punta nord del lago si affaccia Locarno, in territorio svizzero.

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Lago Maggiore visto dai giardini di Villa Taranto (novembre)
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Giardini di Villa Taranto

GIARDINI BOTANICI DI VILLA TARANTO

I giardini botanici di Villa Taranto si estendono per circa 160.000 m2 sul lato occidentale del Lago Maggiore, più precisamente sul promontorio che divide i centri abitati di Pallanza e di Intra, in Piemonte. Sono davvero spettacolari per la ricchezza di piante arboree ed arbustive provenienti da tutto il mondo, per gli spettacolari giardini terrazzati, per la posizione panoramica sul lago. Per questa meraviglia naturalistica dobbiamo ringraziare uno scozzese esperto di giardinaggio e botanica, Neil Boyd McEacharn, che desideroso di allestire un giardino con esemplari provenienti da tutto il mondo, non esitò ad acquistare la villa con parco in vendita nel 1931; sui terreni acquistati modellò i giardini botanici dei suoi sogni. McEacharn riconobbe il clima ideale sul Lago Maggiore per realizzare il suo progetto. Il complesso fu donato allo Stato italiano nel 1962 con il vincolo della destinazione a scopi culturali, scientifici e didattici nel campo botanico. McEacharn ribattezzò la proprietà Villa Taranto, in onore di un suo antenato, nominato duca di Taranto da Napoleone.

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Villa Taranto
Villa Taranto, viale delle conifere

L’accesso ai giardini botanici di Villa Taranto si trova sulla strada di collegamento fra Intra e Pallanza, di fronte al lago. Il percorso di visita si sviluppa su 7 km di viali; il punto più alto si trova a 350 mt e corrisponde alla posizione della villa (non visitabile), mentre quello più basso è a 100 mt dal livello del lago. Superato il cancello di entrata, si accede al suggestivo viale delle conifere; al termine del viale si trova la graziosa fontana dei putti, poi c’è il viale degli aceri, il bosco dei rododendri, quello delle magnolie, la serra tropicale, la valletta caratterizzata da un ponte pedonale in pietra, il pergolato semicircolare che introduce alle vasche delle ninfee, i giardini terrazzati, il giardino delle eriche con il monumento al capitano McEacharn, il viale delle personalità con gli alberi donati da personaggi illustri e tante altre attrattive naturalistiche. Sono presenti alberi secolari come un castagno di 400 anni (piantato nel 1600 ca).



I giardini botanici di Villa Taranto hanno una tale ricchezza e varietà di piante da renderli diversi nei colori, nei profumi e nell’insieme non solo in ogni stagione, ma anche in ogni mese. I giardini botanici di Villa Taranto sono aperti da metà marzo a inizio novembre.

Giardini di Villa Taranto, valletta
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Giardini di Villa Taranto, giardini terrazzati
Il video che ho realizzato con le migliori foto scattate ai giardini botanici di Villa Taranto

DOMODOSSOLA

Domodossola si trova a 44 km a ovest dei giardini di Villa Taranto, in val d’Ossola, nella piana del fiume Toce. Domodossola è il punto di partenza del Treno del Foliage, ma è anche una graziosa località da visitare. Il centro storico di Domodossola è caratterizzato da una serie di piazzette dalle forme irregolari e circondate da palazzi antichi; lo sfondo delle montagne offre una meravigliosa scenografia. Piazza del Mercato è caratteristica per i portici quattrocenteschi con case a balconate e loggette. Vicolo Monte Giove, interessante per alcune antiche case con balconate in legno, termina in Piazza Fontana che ha al centro una bella fontana ottagonale e un piccolo obelisco; un altro obelisco si trova in Piazza Chiossi. Tutte tre queste piazze si trovano a pochi passi l’una dall’altra. La Chiesa della cittadina è la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio ricostruita nel ‘700 su una preesistente chiesa del ‘400. Domodossola è anche un’occasione per fermarsi ad assaggiare qualche piatto tipico della Val d’Ossola; io ho apprezzato il pranzo al Ristorante-Pizzeria Terminus in Piazza Tibaldi 9 (pieno centro storico) dove ho gustato ottimi gnocchi di zucca e castagna.

Domodossola, Piazza del Mercato



Domodossola, Vicolo del Monte Giove

IL TRENO DEL FOLIAGE

Il Treno panoramico delle Centovalli in autunno diventa il Treno del Foliage. Con partenza da Domodossola ed arrivo a Locarno, sul Lago Maggiore, in Svizzera, il Treno del Foliage attraversa boschi e vallate selvagge che si tingono di tutte le tonalità del rosso, dell’arancione, del giallo offrendoci panorami spettacolari. Il percorso è di 52 km per una durata di circa 2 ore. L’arrivo a Locarno è un’occasione per visitare questa cittadina svizzera del Canton Ticino che si affaccia sul Lago Maggiore. Il Treno del Foliage è operativo da metà ottobre a metà novembre; il servizio è effettuato da Centovalli Vigezzina e la prenotazione è obbligatoria.

Panorama dal Treno del Foliage
Panorama dal Treno del Foliage

Buona vita!

Cinzia Malaguti