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La Garfagnana e la Grotta del Vento

La Garfagnana, terra di confine regionale dell’Alta Valle del fiume Serchio, si trova nella provincia di Lucca, ma non fu sempre così. Il dialetto parlato in alcune zone porta il segno della storica influenza delle vicine province emiliane e dei signori che le governarono: gli Estensi. La Garfagnana è terra di piccoli borghi contesi, ognuno con la sua storia, ma sempre protesa all’autonomia, pur relativa. Vi propongo un interessante itinerario in Garfagnana: dalla medievale Barga con le sue influenze medicee, alla fortificata Castelnuovo con le sue influenze estensi, alla Grotta del Vento, una delle più importanti grotte turistiche d’Europa, al Ponte del Diavolo, lo spettacolare ponte medievale di Borgo a Mozzano.

Grotta del Vento
Barga, il borgo visto da piazza Duomo

Compresa tra le Alpi Apuane e la catena principale dell’Appennino Tosco-Emiliano, la Garfagnana fu, per un lungo periodo, terra contesa tra Repubblica di Lucca, Granducato di Toscana dei Medici e Ducato di Modena degli Estensi. A Castelnuovo Garfagnana governarono i Duchi d’Este, mentre Barga era Medicea e Castiglione era Lucchese. Come ogni terra di confine, fu teatro di scontri e battaglie, invasioni e scontri armati, violenze e saccheggi che, tuttavia, mai minarono lo spirito indipendente delle popolazioni garfagnine. In Garfagnana trovarono un luogo d’ispirazione due illustri emiliani che qui soggiornarono a lungo: Ludovico Ariosto e Giovanni Pascoli.



CASTELNUOVO GARFAGNANA

Il poeta Ludovico Ariosto fu inviato a Castelnuovo Garfagnana dall’allora duca Alfonso I d’Este per svolgere funzioni di governatore. Ludovico Ariosto andò ad insediarsi all’interno della Rocca, poi denominata Rocca Ariostesca, fu amato dalla popolazione e fece del borgo il centro amministrativo ed economico dell’intera zona della Garfagnana che era sotto il controllo Estense.

Castelnuovo, la Rocca Ariostesca

Castelnuovo ha una struttura urbanistica diversa dagli altri borghi della Garfagnana che sono raccolti all’interno delle antiche mura. Castelnuovo ha un nucleo storico, identificato con ciò che resta delle antiche fortificazioni e dalla sua Cattedrale, da cui si diramano diverse zone distinte e distinguibili, chiamate rioni, ognuno dei quali ha la sua Chiesa.

Castelnuovo sorge alla confluenza del fiume Serchio con il torrente “Turrite Secca”; raggiungete a piedi il Ponte su questo torrente, percorrendo la via Nicola Fabrizi che si snoda stretta dalla Rocca Ariostesca, da qui potrete ammirare uno dei più bei panorami sul borgo di Castelnuovo Garfagnana.

Castelnuovo Garfagnana

BARGA

Barga è una tappa turistica imperdibile in Garfagnana. Situato su un colle a 410 metri di altitudine, Barga è un borgo d’impronta medievale arricchito di palazzi rinascimentali, inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia.

Barga, veduta da fuori le mura
Barga, centro storico

Barga fu l’unico territorio governato dai Medici di Firenze in Garfagnana. Barga fu, infatti, una exclave del Granducato di Toscana, quale compartimento fiorentino, in un territorio controllato dalla Repubblica di Lucca, a sud, e dal Ducato degli Este di Modena, a nord-est. Di questo passato rinascimentale si trova traccia nei bei palazzi del centro storico dove lo stemma dei Medici avverte il visitatore. Barga fa parte della provincia di Lucca solo dal 1927. Curiosità: nel centro storico si trova una libreria self-service, aperta da un irlandese, dove i libri (in lingua inglese) si possono prendere in prestito e riportare, semplicemente chiedendo le chiavi in comune ed annotando il proprio nome e titolo del volume su apposito libro. Sul ponte fuori le mure, invece, una antica cabina telefonica stile inglese, è stata adibita a libreria self-service, anche con libri in italiano.

Barga, centro storico
Barga, libreria self-service

Nel punto più alto del borgo si trova il bel Duomo di San Cristoforo, costruito a partire dal X secolo, stile architettonico romanico, imponente e sobrio, posto su una piazza da cui si può godere di una bella panoramica sul borgo e sulla vallata. All’interno meritano l’osservazione il bel pulpito marmoreo del XIII secolo, la statua lignea d’origine medievale raffigurante San Cristoforo posta in una nicchia dell’abside e le belle terrecotte invetriate di Andrea della Robbia poste nella cappella laterale all’altare maggiore.

Barga, il Duomo
Barga, Duomo, interno

In una frazione del comune di Barga, si trova Castelvecchio Pascoli dove il poeta emiliano-romagnolo Giovanni Pascoli acquistò una casa e vi soggiornò a lungo, dal 1895 al 1912; ancora oggi conserva la struttura e gli arredi dell’epoca. La villa di Pascoli è casa-museo ed è visitabile.

Barga, panoramica con il Duomo
Barga, Duomo, terracotta invetriata di Della Robbia



GROTTA DEL VENTO

La Grotta del Vento si trova a ca 20 km ad ovest di Barga, nel comune di Vergemoli, al centro del Parco Naturale delle Alpi Apuane, in una zona di roccia carsica. E’ proprio la presenza della roccia porosa ad aver permesso che l’acqua, nel corso dei millenni, si infiltrasse portando con sé il carbonato di calcio e si depositasse nelle cavità interne formando concrezioni spettacolari.

Grotta del Vento
Grotta del Vento

La visita della Grotta del Vento, guidata da personale esperto, dura un’ora, oppure due ore, oppure tre ore; lungo il percorso, anche quello breve, sono presenti diversi gradini ed alcuni tratti sono stretti e bassi, pertanto questa visita non è adatta a persone molto anziane o con difficoltà di deambulazione e a bambini molto piccoli. Zaini e borse devono essere lasciati in un apposito armadio all’esterno della grotta e, se si vuole portare con sé qualcosa, viene fornito un marsupio. All’interno si può fotografare. La Grotta del Vento è da poco entrata a far parte dei geositi tutelati dall’Unesco.

Grotta del Vento
Grotta del Vento
Grotta del Vento

A pochi metri dall’ingresso alla grotta, il Ristorante Il Rondone accoglie in un ambiente gradevole con piatti della cucina locale di buona qualità.



PONTE DEL DIAVOLO

Il Ponte del Diavolo, o Ponte della Maddalena, attraversa il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano ed è un capolavoro dell’ingegneria medievale. Non è certamente l’unico ponte italiano “a schiena d’asino“, ma questo è davvero straordinario: molto lungo e piuttosto ripido.

Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano

Buone visite!

Cinzia Malaguti