Invecchiare bene
Oggi viviamo più a lungo, ma per lo più si vivono gli ultimi anni della vita in pessime condizioni di salute, con una qualità della vita molto bassa, bisognosi di grande assistenza farmaceutica ed ospedaliera. Tutto questo si può prevenire, ma occorre iniziare a darsi da fare quando si è ancora in buona salute. L’obiettivo è invecchiare bene. Quello che segue è il riassunto di un video divulgativo del Dott. Filippo Ongaro, il cui contenuto condivo in pieno ed applico personalmente.
Longevità significa vivere a lungo, ma vivere a lungo con una qualità della vita bassa, come succede oggi, non è un gran risultato, allora è meglio parlare di qualità dell’invecchiamento. Tutti vogliamo arrivare forti, energetici, contenti e autonomi fino alla fine o almeno molto vicini alla fine, questo si può fare, ma ci vuole impegno e pratica deliberata.
La qualità del nostro invecchiamento dipende per almeno il 50 per cento dai nostri comportamenti abituali, per un 20 per cento dalla genetica, per un altro 20 per cento dall’ambiente (qualità dell’aria, dell’acqua, degli alimenti, rumori, stress) ed un 10 per cento dalle cure mediche.
Sulla genetica, ossia sulla possibilità di avere o non avere ricevuto in dotazione geni protettivi, possiamo fare ben poco, mentre qualcosa possiamo fare a livello di epigenetica, incidendo su quel 50 per cento che dipende dai nostri comportamenti. L’epigenetica, infatti, definisce i processi che regolano l’attività dei nostri geni e che ciascuno di noi può pilotare attraverso i 4 fondamenti della salute: sana alimentazione, integrazione alimentare, pratica disciplinata dell’attività fisica, pratica del rilassamento. Significa diventare capaci di pilotare l’epigenetica affinché sortisca un’azione regolatrice profonda.
Una caratteristica delle persone che vivono a lungo in salute è l’ottimismo, ingrediente importante per una vita bella e lunga. L’ottimismo, al pari dell’allenamento fisico, si può praticare giorno dopo giorno per sviluppare, anziché i muscoli, la positività, l’apertura, la capacità di lasciare andare tensioni e stress. Dall’ottimismo alla felicità il passo è breve, allora la felicità come l’ottimismo, non è uno stato, ma è una pratica deliberata continuativa, come un allenamento che, giorno dopo giorno, riassetta l’equilibrio dei tuoi pensieri per fare un passo per vedere il bicchiere mezzo pieno.
Il potere di vivere a pieno la tua vita fino alla fine è tutto nelle tue mani, si tratta solo di capirlo ed iniziare a darsi da fare, io ho già iniziato!
Cinzia Malaguti
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