I 6 fattori del benessere
Mi sono cimentata nello studio di testi che vanno dalle neuroscienze alla psicologia, dal coaching alla medicina per individuare le chiavi del benessere e, in modo particolare, dell’invecchiare bene e il più tardi possibile. La sintesi mi ha portata ad individuare 6 fattori del benessere: sana nutrizione, allenamento fisico, varietà e ricerca di stimoli ambientali e cognitivi, socialità e relazioni, rilassamento e riposo, predisposizione al gioco. Vediamoli uno per uno.
Sana nutrizione
Moderazione alimentare e dieta a base soprattutto di prodotti vegetali sono le chiavi del benessere in campo alimentare. Le proteine devono anch’esse avere un ruolo importante nella nostra dieta, ma preferiamo carni bianche, pesce, uova e legumi, limitando i formaggi e le carni lavorate (insaccati). Abituiamoci a mangiare cibi integrali (pane, pasta, ecc.) e a considerare la colazione il pasto principale. Il piatto unico è l’ideale: metà di esso deve essere occupato dai vegetali, un quarto dai cibi proteici e un quarto dai cereali integrali. Concediamoci un dolce ogni tanto, ma solo ogni tanto.
Allenamento fisico
Non ci sono ormai più dubbi sul fatto che l’attività fisica sia indispensabile per il mantenimento della salute o per il suo recupero, ma deve essere costante e non una tantum. L’attività fisica aerobica (camminare, correre, andare in bicicletta) è, però, diversa, anche come attivazione metabolica, dall’allenamento con i pesi; la prima rafforza la resistenza nel tempo, mentre la seconda sviluppa la forza ed ha importanti effetti sul metabolismo basale. A differenza dei luoghi comuni, l’allenamento con i pesi è più importante dai cinquant’anni in su che nell’età più giovanile, in termini di salute; parlando in termini di benessere, infatti, la stimolazione muscolare (di tutti i muscoli) è essenziale per mantenere in salute ossa, muscoli, tendini, cervello, umore.
Varietà e ricerca di stimoli ambientali e cognitivi
Il benessere non può riguardare solo il corpo perché mente e corpo sono strettamente interconnessi. Il benessere psicologico è legato allo sviluppo delle proprie risorse e potenzialità in un percorso che dura tutta la vita. Il benessere psicologico è anche legato all’individuazione dello scopo della propria vita; il senso di scopo è centrale per vivere in salute e tale scopo è conseguente alla scoperta del proprio talento; ognuno nasce con un talento, studiando e sperimentando, sfidando sé stessi, prima o poi lo si scopre. E’ indubbiamente avvantaggiato chi nasce e cresce in un ambiente stimolante, ma anche chi è stato meno fortunato, da adulto gli stimoli ambientali e cognitivi se li può cercare. La varietà e ricerca di stimoli ambientali e cognitivi porta benessere perché risponde ad un bisogno umano: il bisogno d’individuazione, ossia di realizzazione, appagamento, libertà, creatività ed indipendenza.
Socialità e relazioni
Socialità e relazioni sono importanti per il benessere perché rispondono all’altro bisogno psicologico: il bisogno di coesione. E’ quel bisogno che, se insoddisfatto, ci fa sentire soli, malinconici; è il bisogno di relazione, interdipendenza, attaccamento, mutualità; corrisponde al bisogno di amore nelle sue varie declinazione e gradazioni (affetto, amicizia, ecc.).
Rilassamento e riposo
L’organismo ha bisogno di recupero per stare bene. I ritmi della vita moderna mettono a dura prova l’equilibrio dell’organismo, pertanto è importante dargli le corrette ore di riposo notturno (almeno 8 ore) e, durante il giorno, optare per qualche tecnica di rilassamento (focalizzazione sul respiro, meditazione, mindfulness, ecc.).
Predisposizione al gioco
La predisposizione al gioco è l’ultimo ingrediente del benessere. Stanley Hall, grande precursore della psicologia dello sviluppo, scrisse che “l’uomo invecchia perché smette di giocare e non il contrario“. Per vivere bene e in salute, non dimenticate mai che la vita è un gioco.
Buona vita!
Cinzia Malaguti
Bibliografia:
A. Bartoletti, G. Nardone, La paura delle malattie, Milano, Ponte delle Grazie – Adriano Salani Editore, 2018
F. Ongaro, Fino a cent’anni, Milano, Ponte delle Grazie – Adriano Salani Editore, 2016
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