Grotte di Labante : un capolavoro della natura
Grotte di Labante si trovano sull’Appennino bolognese nei pressi di Castel d’Aiano. Queste grotte sono state create grazie alla presenza di una sorgente ricca di sali di calcio che hanno formato incrostazioni di calcare. La sorgente dà luogo anche ad una spettacolare cascata che scende dall’alto di una roccia sporgente a forma di becco. Queste grotte sono un fenomeno carsico raro per la zona dove disegna uno scenario naturale suggestivo con rilievi di travertino cavernoso dalle varie sfumature. Un’ottima occasione per trascorrere alcune ore a rigenerarsi immersi nel fascino della natura a circa un’ora da Bologna.

Grotte di Labante si trovano nei pressi della Chiesa di San Cristoforo di Labante, nel comune di Castel d’Aiano. Dalla Chiesa parte un brevissimo sentiero in discesa che conduce alle grotte e alla cascata. E’ l’acqua della sorgente di San Cristoforo che ha costruito questa meraviglia, ma la sua opera non è finita; lo scorrere di quest’acqua sorgiva molto ricca di sali di calcio rimodella continuamente la roccia con i suoi depositi e ci regala formazioni in continua lenta evoluzione.


Quando le acque sotterranee risalgono in superficie, i sali di carbonato di calcio precipitano depositandosi sotto forma di incrostazioni di calcare su tutte le superfici disponibili. Le incrostazioni inglobano la vegetazione presente, i frammenti vegetali come foglie e rametti e i resti di origine animale come i piccoli gusci. La roccia che si viene a formare (travertino), pur essendo molto dura e resistente, è caratterizzata da una struttura porosa, dovuta in gran parte ai vuoti lasciati dalle sostanze organiche che, inglobate dalle incrostazioni di calcare, scompaiono poi per decomposizione.


Il fenomeno di queste Grotte rappresenta un ambiente ricco di habitat unico nell’Appennino bolognese. Anche le dimensioni sono rilevanti con i suoi 54 metri di lunghezza ed un dislivello di 15 metri. A sua tutela, la regione Emilia Romagna ha riconosciuto questo luogo come Sito d’Interesse Comunitario (SIC).
Buona vita!
Cinzia Malaguti