Cinema – Il ponte delle spie
Il ponte delle spie è un film tratto da una storia vera che risale ai tempi della guerra fredda e nel periodo durante e immediatamente successivo alla costruzione del muro di Berlino.
Il ponte che dà il titolo al film è il Ponte Glienicke che collega Berlino a Postdam; il Ponte Glienicke fu utilizzato, durante la guerra fredda, da Stati Uniti e Unione Sovietica per scambiarsi le rispettive spie prigioniere, da qui il soprannome di ponte delle spie.
La vicenda narrata è quella di James B. Donovan, avvocato di Brooklyn, che viene incaricato di negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, pilota di aereo spia U-2, fatto prigioniero dai sovietici dopo l’abbattimento del suo aereo. Il 10 febbraio 1962, sul ponte Glienicke, Powers ed il giovane studente Frederic Pryor vennero liberati in cambio del rilascio del colonnello Rudolf Ivanovich Abel, nota spia russa.
Il film Il ponte delle spie ha la regia di Steven Spielberg e già questa è una garanzia. Il Ponte delle spie è infatti un film ben fatto; si distinguono bene una prima parte, dove prevale la valorizzazione dell’importanza del rispetto dei diritti civili, da una seconda parte, molto più dinamica, movimentata, il cui svolgimento riesce a tenere il fiato in sospeso, creando un’atmosfera da grande film di spionaggio.
L’ambientazione de Il ponte delle spie è di tipo storico, ma il richiamo (nella prima parte) al rispetto dei diritti civili è forte e sempre attuale; la spia russa doveva essere difesa da uno dei migliori avvocati americani in nome della giustizia e della libertà.
Nei panni dell’avvocato Donovan c’è il sempre bravo Tom Hanks, mentre in quelli di Rudolf Abel c’è l’attore inglese Mark Rylance, in un’ottima interpretazione che gli è valsa il premio Oscar 2016 quale miglior attore non protagonista.
Il ponte delle spie è stato premiato dalla critica americana tra i migliori dieci film dell’anno: 2015 – National Board of Review of Motion Pictures e 2015 – American Film Institute.
Buona visione!
Cinzia Malaguti
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