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Cinema – Everest

Everest narra la disastrosa spedizione sull’Everest avvenuta nel 1996 e raccontata nel libro Aria sottile da un testimone sopravvissuto.

La spedizione sull’Everest del 10 maggio 1996 fu sorpresa da una terribile tempesta di neve che provocò ben 8 vittime; la vetta fu raggiunta da alcuni, ma durante la discesa le avversità si accanirono sul gruppo al punto che molti trovarono sepoltura sotto una coltre di neve.

Everest è la montagna più alta nel mondo con i suoi 8848 metri di altitudine e sono diversi gli alpinisti che hanno cercato di raggiungere la vetta, sfidando la grave carenza d’ossigeno di quelle altezze, la grande fatica della salita, il freddo impressionante e i mortali imprevisti meteorologici. Al 2010 risultato 5104 le persone che sono riuscite a raggiungere con successo la vetta dell’Everest e 219 quelle che vi hanno perso la vita, tra i quali gli 8 della spedizione narrata nel film Everest del regista islandese Baltasar Kormàkur.

Il film Everest ripercorre le fasi più drammatiche della spedizione del 1996, con qualche adattamento cinematografico, ma con un ottimo risultato. Nel film sono ben dosati spettacolarità del paesaggio, durezza e implacabilità della montagna, coraggio ed esaltazione, ma anche solidarietà dei protagonisti di fronte alle avversità.

Il film è stato selezionato per aprire, fuori concorso, la 72a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Le riprese sono state girate, oltre che in Nepal, anche in Val Senales (Alto Adige), a Roma e a Londra.

Tra gli interpreti Jason Clarke, Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, John Hawkes, tutti attori di provata esperienza.

Everest è un film da vedere per la spettacolarità dei panorami, per il fascino delle scalate e perché è una storia vera.

Cinzia Malaguti

 

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