Cinema – Assolo
Assolo è un film ben fatto sulla natura psicologica delle nostre paure e insoddisfazioni scritto, diretto ed interpretato da Laura Morante.
Flavia è una cinquantenne, due figli da due matrimoni, due divorzi, buoni rapporti con i due ex mariti e le rispettive nuove compagne, grandi tavolate, ma una grande insicurezza, fonte di dipendenza, solitudine e insoddisfazione. Flavia, attraverso un processo di psicoterapia, si accorgerà di come la felicità sia dietro l’angolo e di come essa dipenda solo dalla sua volontà di aprire quelle porte dell’esistenza libera, tenute chiuse per tanto tempo, a causa delle sue paure. Erika Jong l’avrebbe chiamata “paura di volare“.
In quella solitudine che tanto le fa paura, Flavia troverà la sua rinascita e, come in un assolo, la sua musica prenderà forma.
Assolo è, dunque, il racconto dell’analisi introspettiva della vita e delle paure di Flavia e, in generale, di tante persone, soprattutto donne. Il film è fatto bene, buoni dialoghi, buon ritmo, buona sceneggiatura, bravi interpreti; è un film impegnato, ma non troppo.
Interpreti. Oltre a Laura Morante nei panni di Flavia, ci sono anche Angela Finocchiaro, nei panni di un’amica, Piera degli Esposti, nei panni della psicoterapeuta, Francesco Pannofino, nei panni di un ex-marito; c’è anche una “dolce” cagnolina a cui Flavia si affeziona.
Nel ricordare che la solitudine è solo una percezione e che, pertanto, si può essere soli anche in compagnia, vi auguro una buona visione!
Cinzia Malaguti