Arte: il Modernismo catalano
Alla fine dell’Ottocento, la Catalogna, da arretrata provincia agricola spagnola, divenne polo industriale, commerciale e finanziario di rilievo internazionale, mentre a Barcellona, il suo capoluogo, una vertiginosa espansione urbanistica e demografica produsse un vasto ampliamento che collegò il centro storico medioevale e barocco alla cintura industriale.
La rivoluzione industriale portò, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, un nuovo fervore artistico e culturale a Barcellona, sintetizzato nella corrente del Modernismo, alimentato dalle contraddizioni del progresso.
A livello architettonico, il Modernismo catalano è uno degli elementi che caratterizzano la città di Barcellona, con le curiose forme e decorazioni di alcuni suoi edifici storici, famose sono le opere di Antoni Gaudì, come la Sagrada Familia.
Il processo di crescita della città fu, infatti, tutt’altro che omogeneo e produsse forti diseguaglianze, tra i quartieri eleganti e la miseria delle periferie. Vennero così alla luce le contraddizioni del progresso e si diffuse un clima di depressione di cui gli artisti modernisti si fecero interpreti.
In questo contesto nasce la pittura del “periodo blu” che restituisce il volto malinconico e desolato della città ed esprime i sentimenti contraddittori di fascinazione e di inquietudine che il progresso suscita nella città e negli artisti al volgere del secolo.
In particolare, il “periodo blu” offre uno sguardo sulla rappresentazione della vita dei diseredati, che il processo di modernizzazione aveva escluso dalla società. I reduci dalla disfatta di Cuba del 1898 che contribuì a determinare la fine dell’impero coloniale spagnolo, l’immigrazione, la miseria e l’emarginazione sono i soggetti prediletti di un eterogeneo gruppo di artisti.
I principali artisti del Modernismo catalano sono Pablo Picasso, Ramon Casas, Santiago Rusinol, Antoni Gaudì, Joaquin Mir, Hermen Anglada Camarasa, Julio Gonzales, Isidre Nonell.
I dipinti del “periodo blu” sono caratterizzati dalla predominanza del blu e delle sue tonalità nello sfondo; il colore blu, così generalizzato nel dipinto, dà alle figure rappresentate un aspetto malinconico, intensificato dai tratti sfumati, quasi inghiottiti nello sfondo. Ogni dettaglio è abolito e i corpi sembrano scolpiti dal colore, steso a pennellate spesse, con un tratteggio che ricorda la pittura di Cézanne.
Una buona raccolta delle opere del modernismo catalano è in esposizione a Ferrara, al Palazzo dei Diamanti, dal 19 aprile 2015 al 19 luglio 2015, con il titolo La rosa di fuoco, la Barcellona di Picasso e Gaudì. Tutti i dipinti presenti in questo articolo sono esposti alla mostra di Ferrara.
Cinzia Malaguti