Arte bolognese contemporanea
Una ricca raccolta di opere di artisti bolognesi che hanno animato l’arte dal 1945 al 2015 è esposta a Bologna, Palazzo Fava, fino al 8 gennaio 2017. La rassegna è corposa con opere della maggior parte di artisti bolognesi contemporanei, quelli più significativi e rappresentativi. Un arco di tempo di 70 anni che, dopo il grande successo di Giorgio Morandi, esprime artisti che hanno saputo anche dare un tocco personale a quel variegato palcoscenico artistico dove era facile confondersi e rimanere anonimi.
Gli artisti bolognesi raccontati con le loro principali opere alla mostra di Palazzo Fava sono tanti, qui vi racconto qualcosa di alcuni di loro, quelli che a mio giudizio più si distinguono. Durante la vostra visita, tra un quadro e l’altro, osservate anche i bei decori delle sale ed i soffitti a cassettoni del palazzo signorile.
La prima sala al piano nobile espone una meravigliosa scultura in bronzo del 1990 di Luciano Minguzzi (1911-2004), il maggiore scultore bolognese del dopoguerra, che ci offre una perfetta sintesi tra i modi aspri e astratti del linguaggio artistico contemporaneo e antiche tentazioni plastiche.
Sergio Romiti (1928-2000) ebbe un grande successo alla metà degli anni Cinquanta con le sue nature morte che lo designarono come erede di Giorgio Morandi.
Leone Pancaldi (1915-1995), noto soprattutto come architetto, ha decisamente attirato la mia attenzione con il suo Fuga del 1955 per via di una rappresentazione pittorica d’effetto e postcubista.
Interessanti per l’aspetto satirico sono i dipinti di Pirro Cuniberti (1923-2016) che rendono omaggio al suo talento grafico e fumettistico, in particolare Sergente non pestare le margherite del 1966.
Di Vittorio Mascalchi (1935-2010) c’è una discreta opera in stile pop art.
Al secondo piano c’è una curiosa opera di Luigi Ontani (1943): l’immagine che vedrete cambia a seconda del punto spaziale dal quale la guardate, si tratta di ElectricThrone del 2007.
Nino Migliori (1926) è un bolognese che usa la fotografia per creare rappresentazioni artistiche; egli ha sperimentato i mille modi attraverso i quali qualche brano della realtà può essere captato tramite la luce e trasferito su un qualche supporto. A Palazzo Fava sono esposte foto circolari di ripiani di tavoli che l’artista ha ripreso molto da vicino e con una luce particolare, evidenziandone segni, firme, simboli, macchie, nutrendoli così delle loro storie personali.
Delle opere di Marcello Jori ho apprezzato la forza positiva, l’ottimismo che sprigionano: Giacimento del 2014, una pioggia di diamanti sfaccettati e colorati in maniera armoniosa e Atterraggi del 2007, tizzoni incandescenti che animano l’oscurità notturna. Il sito di Marcello Jori.
Maurizio Bottarelli (1943) ha dipinto nel 2010 un superlativo Paesaggio norvegese che riesce a trasmettere l’atmosfera di quei luoghi magici, parola di chi c’è stato veramente in Norvegia. Il sito di Maurizio Bottarelli.
Al terzo piano spiccano il grande e delizioso dipinto di Alessandro Pessoli del 2011 intitolato Testa farfalla su matrice locomotiva e la scultura ipermoderna di Sissi.
La mostra Bologna dopo Morandi 1945-2015 si tiene a Palazzo Fava, via Manzoni 2 Bologna, fino al 8 gennaio 2017. Orari: da martedì a domenica 10-19. Sono previste visite guidate programmate tutte le domeniche alle ore 17,00, per info e prenotazioni 051.19936329 didattica@genusbononiae.it
Visita consigliata!
Cinzia Malaguti